Anticamente il borgo sorgeva su un monte, il monte Suso, sul quale si ergono tutt’oggi i resti del borgo, in strategica posizione difensiva dalle incursioni provenienti dal mare, in tal difesa furono costruite delle torri di segnalazione, così che qualora venissero avvistate le navi si accendevano dei fuochi ed il fumo segnalava l’avvistamento, in tal modo i contadini rientravano in paese e iniziavano la difesa. Il vecchio sito fu abbandonato nel XVII secolo ed oggi non è più raggiungibile mediante la strada che zigzagando portava in vetta sul lato Est ma dal lato Ovest con accesso meno ripido. Esse appaiono interessanti al visitatore per il suggestivo spettacolo e per la solitudine che vi regna, atta a stimolare emozioni e pensieri. Nel 1610 Montallegro era feudo di Nicolò Montaperto, il quale, per debiti contratti nel 1619, dovette vendere la baronia al principe di Castiglione. Quindi divenuto il feudo possesso della famiglia Gioeni dei principi della Petrulla, il borgo fu fondato prima del 1630 da un discendente di questa famiglia, il quale per privilegio accordato da Filippo III, ottenne di fregiarsi del titolo di duca D’Angiò.